Quante volte abbiamo rimproverato a Gigabyte di fare schede madri poco curate sotto l’aspetto estetico? A partire dalla serie Z97, Gigabyte ha messo alla frusta i suoi designers per rinnovare lo stile delle sue scheda madri, senza ovviamente rinunciare alla qualità che da sempre contraddistingue i prodotti di quest’azienda. Ecco quindi che la nuova serie Gaming abbandona la livrea verde ramarro per abbracciare l’ormai standard livrea rosso-nera. In questa recensione andremo ad analizzare il fiore all’occhiello della serie Z97, la Z97X-Gaming G1 WiFi Black Edition, una delle pochissime schede madri Z97 a supportare il 4-way SLI.
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GIGABYTE, azienda fondata nel 1986, è considerata da sempre uno dei maggiori punti di riferimento nel mondo dei computer. Attraverso un team di ricerca all'avanguardia, è in grado di offrire prodotti fortemente innovativi, con soluzioni all’avanguardia tecnologicamente avanzati. Inizialmente dedita esclusivamente al mercato delle schede video e delle schede madri, con il passare degli anni si è fatta strada anche nella produzione di notebook e desktop ed ha ampliato il suo portafoglio clienti anche attraverso la produzione di case, dissipatori, alimentatori e periferiche per il gaming.
Possiamo comunque dire che il business principale di GIGABYTE è proprio nelle scheda madri, settore in cui ha un know how invidiabile. Da anni GIGABYTE insiste infatti sul brand Ultra Durable, tanto da arrivare a scriverlo direttamente nel logo:
Abbandonata la numerazione della tecnologia Ultra Durable, dove ormai le differenze si fanno su piccoli dettagli a livello di qualità dei componenti, GIGABYTE ha voluto comunque sottolineare la bontà di questi prodotti con la serie speciale Ultra durable Black Edition.
http://www.youtube.com/watch?v=Hq7TotBA8XY
Come testimonia il video realizzato da GIGABYTE, i prodotti appartenenti a questa serie sono testati uno ad uno per 168 ore consecutive, ovvero un’intera settimana, al fine di garantire la massima qualità all’utente finale. Si potrebbe quasi dire che GIGABYTE vi vende un prodotto usato! Ad ogni modo potete star sicuro che sarà esente da difetti, e che con buona probabilità non avrete bisogno di fare un fastidioso RMA nel breve termine. I responsabili GIGABYTE ci mettono la firma!
A questa serie appartengono la , la Z97X-Gaming G1 WiFi-BK, la Z97X-UD5H-BK e la Z97X-UD5H-BK. Gigabyte propone comunque le rispettive versioni non-BK, per chi si accontenta dei controlli di qualità “standard”.
Prima di entrare nel vivo della recensione, rinfreschiamoci le idee sulle novità introdotte con il Chipset Z97.
Da questa prima presentazione vediamo quali cambiamenti ci porta il Chipset Z97/H97. Diciamo subito che non sono molte lo novità introdotte da Intel con questo la serie 9 di chipset. Non a caso rientra ancora nella serie di chipset "Lynx Point".
Guardando lo schema a blocchi del PCH Z97, notiamo soltanto due nuove feature, di cui una dedicata più che altro al mondo business. Si tratta della tecnologia Boot Guard per una protezione da malware che agisce già a livello hardware e BIOS. La feature più interessante della serie 9 del chipset è sicuramente il supporto all’Intel Rapid Storage sull’interfaccia PCI Express. Tale novità si concretizza in realtà con la proliferazione sulle nuove schede madri Z97 di due nuove interfacce: il SATA Express e il PCI Express M.2. Quest’ultimo non è in realtà uno standard del tutto nuovo, essendo stato adottato già in diverse schede madri Z87 e in alcuni ultrabook e notebook di nuova generazione. L’interfaccia M.2 sfrutta due linee PCI Express 2.0 (tra le 8 messe a disposizione dal chipset) offrendo una banda teorica di 1000 MB/s ed innalzando di fatto il throughput massimo degli SSD fino a circa 780 MB/s. Si parla di un incremento di circa il 67% rispetto allo standard Sata 6Gb/s, a fronte dell’adozione di SSD più compatti, costituiti da una semplice stick da installare sulla scheda madre.
La vera novità è però rappresentata dalla “nuova interfaccia” SATA Express.
Più che di un nuovo standard, si tratta di un nuovo connettore che vede affiancate due particolari porte SATA più un connettore di alimentazione, più corto. La particolarità di queste porte SATA è che possono veicolare ciascuna una linea PCI Express, qualora connesse tramite un connettore completo SATA Express. Sarà comunque possibile utilizzarle anche come porte SATA 6Gb/s collegando SSD o HDD tradizionali. Per il momento la maggior parte delle implementazioni del SATA Express (come pure dell’M.2) prevedono l’utilizzo di linee PCI Express di tipo 2.0 (quelle messe a disposizione dal PCH Z97), ma in futuro si prospetta l’arrivo di controller SSD in grado di supportare il nuovo standard 3.0, in grado di garantire quindi un raddoppio della banda disponibile. Già da adesso però, alcuni produttori di schede madri potrebbero optare per l’utilizzo di linee PCI Express 3.0 della CPU, normalmente destinate alle schede video.
Da notare che le linee PCI Express del SATA Express non sono in grado di fornire alimentazione, a differenza degli slot PCI Express tradizionali. Si è quindi reso necessario l’utilizzo di un connettore ausiliario di alimentazione che andrà collegato alla PSU del sistema. La disponibilità di SSD con questa interfaccia è al momento molto limitata mentre è già possibile trovare in commercio alcuni SSD in formato M.2 (NGFF).
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